In Spagna con l'Arcore


di Fanmas



I primi di Agosto siamo partiti destinazione Castellon de La Plana (che per la precisione è sulla costa orientale della Spagna, a 300 Km da Barcelona e a circa 70 Km da Valencia.

Un viaggio fatto già nel 1979 con la stessa moto.

Diffondendo la notizia del viaggio si dichiara pronto ad unirsi all’avventura Lorenzo, siciliano che vive in Svizzera e che con la sua 150 ci raggiungerà a Ventimiglia.

Per prepararsi bene al viaggio si tirano fuori tutti i materiali del 1979, foto, diario di viaggio, aneddoti, tabelle consumi e velocità, così da preparare la replica quanto più fedele possibile, e soprattutto per fare tutti i confronti a 30 anni di distanza.

Il 01 Agosto 2009 appena scoccato, quindi ore 00.10 circa …. le moto son già sull’ SS1 Aurelia, direzione Grosseto, Livorno, Genova e Ventimiglia ed inizia un fantastico viaggio parallelo, uno reale e nel presente 2009 ed uno fatto di ricordi nel passato 1979.

Stessa legge del 79 e quindi stessa scelta obbligatoria per le strade in Italia, con la mia 125 cc e la 150 di Remo consce di doversi “gustare” tutta la SS1 Aurelia . Solo bagaglio essenziale avendo prenotato B&B a Ventimiglia e alberghi in Spagna, e abbigliamento con giubbino con protezioni, stivaletto, guanti e casco per la massima sicurezza.

Oggi come allora si parte con prudenza, anche perché è notte fonda, le luci funzionano ma l’illuminazione del faro anteriore è assolutamente insufficiente. Ma ciò nonostante si rispetta la tabella di marcia e la vetta dela SS1 si raggiunge prima di mezzogiorno, in pieno sole e caldo.

Passo del Bracco

Si pranza a Genova, in una tipica trattoria vicino il porto, Da Mario, dove per spaghetti alle vongole e fritto di mare spendiamo 20 Euro …. totali, 10 a persona!!!

Appesantiti e assonnati si riparte e lentamente passa tutta la costa dopo Genova, tra migliaia di auto in coda e località affollatissime. Si rompe anche il filo della frizione della mia 125, ma la dotazione di ricambi e attrezzi permette di cambiarlo e ripartire in meno di 20 minuti. Fa un gran caldo, ma la brillante meccanica di Arcore non molla, e prosegue imperterrita fino ad arrivare a Ventimiglia alle 18.30, all’incontro con Lorenzo ed una bella birra fresca.

Ventimiglia 1979-2009

Lorenzo è un collezionista vero, ha diverse moto e curatissime. La sua 150 sembra nuova, anche se, per puro spirito molestatore , subito gli si fa notare il faro verniciato di nero……… (che faccia tosta da parte di chi ha una moto Giallo Ferrari!!!)

Credo sia importante far notare che il viaggio è anche momenti piacevoli passati insieme non in moto, e la foto al B&B di ventimiglia, davanti alla colazione in un grazioso terrazzino assolato e colorato credo sia fondamentale per passare questo concetto.

Colazione al B&B

Mattina presto, ore 07.30, controllato l’olio (lievissimo rabbocco), lubrificata la catena, sistemati i bagagli, rifatto il pieno e soprattutto rifatta la foto al confine, in perfetta posa imitativa, si punta a Montecarlo. Arrivati davanti al Casinò, purtroppo la grazia dei poliziotti francesi, già apprezzata trent’anni prima, si conferma con un rifiuto categorico a raggiungere la stessa posizione del passato per fare la foto comparativa. Ci si accontenta di un surrogato e si riparte velocemente.

Montecarlo

Pranzo a Aix en Provence verso le 12.00, e poi ripartenza veloce ripercorrendo la stessa scorciatoia consigliata dal gendarme del 79, che prevede di arrivare ad Arles, poi tagliare per Saint-Gilles, Vauvert, Lunel, e poi riprendere la N113 verso Montpellier. In realtà si farà una breve deviazione verso la costa per toccare Séte.

Nel viaggio del 79 si passò per questo luogo nel tragitto di ritorno facendo una bella foto sulla spiaggia. Quest’anno il ritorno avverrà via nave (Barcellona- Civitavecchia) e allora per la foto di confronto ci si organizza all’andata.

Séte

Bellissima la foto a Séte, con successiva granita di limone gustata con eccessiva comodità. Per riguadagnare il tempo perduto si sale subito in autostrada per i circa 150 Km che ci separano dal confine spagnolo. Sono le ore 19.40 e il gruppo, unito, decide per una tappa forzata e veloce, che ci porti in Spagna prima possibile. Inizia una folle corsa a tutta manetta. In 30 anni di Gilera Arcore non sono certo mancate le tirate al massimo del possibile, ma erano sempre molto brevi, pochi chilometri o pochi minuti. Questa volta si esagera. Lorenzo è il più deciso e forse abituato a moto ben più veloci va subito al massimo.

Remo ha la catena un po’ lenta, ma pur con il timore di perderla non si sottrae al tenzone e spalanca tutto seguendo a ruota Lorenzo. Io parto da ultimo in griglia, ma ho il mio piccolo segreto e tanta curiosità di verificarne i vantaggi. La mia Gilera ha beneficiato di piccoli interventi al motore, monta un dente in più di pignone, ha un tromboncino quasi completamente vuoto e la carburazione adattata alla circostanza. Se la strada è in leggera salita devo accodarmi e tenere la scia per non perderli, ma appena spiana lentamente li sopravanzo. La differenza è poca e mettendosi loro in scia non riesco a distanziarli. Ecco però una leggera discesa e il vantaggio di quel rapporto più lungo fa la differenza. Va avanti così, con sorpassi e controsorpassi, per oltre 1 ora e mezza, e alle 21.20 siamo al confine. Qui tutto è rimasto invariato e messa la moto in posa ne viene uno scatto memorabile, un poco sfuocato ed anche per questo particolarmente suggestivo. Si cena a piatti tipici spagnoli e birra a fiumi, prima di crollare sfiniti nel letto dell’albergo.

La sfida

La sfida

Confine Francia-Spagna

Gerona

A 155 km

A 155 km


Risveglio con calma e colazione da principi. Ai controlli le moto non hanno alcun segno di affaticamento, con l’olio al massimo segno che gli strapazzi hanno fatto il solletico! Si va veloci verso Barcelona dove ci si riunisce con l’auto di supporto (le amate metà arrivate con il traghetto). Le statati piacevoli in moto, possono diventare noiose e pericolose fatte in auto, quindi da Barcelona fino a Les Tapes (40 Km dopo Tarragona) si viaggia veloci in Autovia che è come una autostrada ma gratuita. Poi, dopo una sosta per rifornimento e gelato si prende l’Autopista (l’equivalente della nostra autostrada) e ricominciano i folli inseguimenti a tutto gas!!! L’auto di mia moglie ha un navigatore satellitare e su questo, in una lieve discesa, la mia moto lanciatissima con me in posizione di massima aerodinamicità, fa registrate un 122 Km/h certificato dai satelliti …………

Joe Bar Style

Joe Bar Style

Joe Bar Style

Benicassim

Con la piena fiducia nell’affidabilità dei piccoli monocilindrici si viaggia veloci e prima del’ora di cena siamo a destinazione, dove ci aspettano vecchi amici conosciuti 30 anni prima con i quali si erano mantenuti i contatti.

Castellon

Castellon

Il Gigante di Castellon

Nonostante inevitabili aggiustamenti è stato facile fare una replica abbastanza fedele del viaggio, grazie a luoghi e percorsi che non sono poi cambiati così tanto.


Roma Castellon de la Plana (solo andata)

1979

2009


"Arcore 125 Azzurro"

"Arcore 150 Rosso"

"Arcore 125 Giallo"

KM Percorsi

2.095

1.696

1.706

Benzina In Lire (09 in Euro)

38.470

79,77

70,13

Benzina In Litri

68,01

60,51

55,66

Consumo Km/l

30,80

28,03

30,65

Velocità Media Km/h

46,69

54,28

54,28

Altro discorso invece per la Spagna. In quella del post Franco del ’79, in ogni luogo si percepiva quella voglia di vivere, di rivincita, di recupero la quale, tipica dopo decenni di dittatura, spingeva la Spagna a recuperare velocemente il tempo perduto.

Oggi, nel 2009, l’effetto della crisi economica qui si percepisce più che in Italia ed anche la blasonata “movida” ne risente. Non c’è il tempo per fare approfondimenti perché dopo soli 4 giorni si riparte, direzione Barcelona per poi traghettarsi a Civitavecchia, a soli 80 Km da casa e quindi in tutto relax.

Tarragona

Circa 300 Km fino a Barcelona e poi quasi 90 da Civitavecchia a casa. Pochi, ma tutti al massimo!!!!! Ormai non esistono più le mezze misure ed ogni occasione è buona per portare il motore al massimo dei giri. Questa volta si controlla l’olio con regolarità ma, come a volerci irridere, non manca mai. Gli unici inconvenienti sono un altro filo della frizione sulla moto di Remo, più alcune lampadine posteriori a Lorenzo. In entrambe le 150 tende ad allentarsi il collettore di scarico, sempre riserrato con mezzi di fortuna. All’arrivo le moto non sono nemmeno sporche, niente trafilaggi e pochissimi moscerini …… il massimo per le Gilera Arcore probabilmente è comunque poco per catturare insetti volanti!

E’ stata una esperienza fantastica e a tutti gli appassionati di Gilera Arcore e di viaggio non posso che consigliare di tirar fuori i loro vecchi gioielli e di rimetterli sulle strade dei loro ricordi.

Come dice una famosa pubblicità, certe cose non hanno prezzo, e la ripetizione di questo viaggio ne è stata una dimostrazione. Lorenzo è entusiasta e ci invita tutti in Svizzera. Io mi riguardo la Gilera e immagino nuove mete più ardite e Remo, che sembrava segnato e stanco dopo lo strapazzo, mi guarda e dice: “…….. che facciamo nel 2019??”

E infine, un po' di materiale dal viaggio del 1979:

Viaggio in Spagna - 1979
Viaggio in Spagna - 1979Viaggio in Spagna - 1979